La legge di bilancio 2023 prevede importanti novità in materia dei crediti d’imposta relativi al Piano Transizione 4.0. Come il rifinanziamento della Nuova Sabatini, la proroga del bonus Sud per l’acquisto di beni strumentali, la proroga delle consegne dei beni 4.0 acquistati nel 2022 e la proroga dei termini per accedere alla sanatoria per il credito d’imposta in ricerca e sviluppo. Analizziamo i primi dettagli disponibili sui crediti d’imposta.
Dopo il 50% di agevolazione del 2022 rimangono interessanti agevolazioni per gli investimenti in ambito Qualità, con una misura pari al 20% del costo di acquisizione delle licenze.
Per gli investimenti in beni immateriali (allegato B) viene proposto l’innalzamento del massimale da 1 milione a 5 milioni di euro.
Il credito d’imposta sarà mantenuto al 20% per gli investimenti realizzati fino al 31 dicembre 2025 e fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Le quote annuali di compensazione passeranno da tre a cinque.
Aliquote aumentate dal 6% al 10% per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell’allegato A per un massimale di 2 milioni, nonché investimenti in beni strumentali immateriali diversi da quelli indicati nell’allegato B nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro. Incentivo non ancora confermato per il 2023.
Decreto Milleproroghe – proroga dei termini di consegna dei beni ordinati nel 2022
Una norma che consente di usufruire delle maggiori aliquote previste per il 2022 anche in caso di consegne tardive, quindi oltre il termine originariamente previsto del 30 giugno 2023.
Attualmente le aliquote 2022 del Transizione 4.0 sono:
- 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro;
- 10% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro.
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